L’orecchio di Filosseno / The ear of Philoxenus

 

 

 

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How to Entangle the Universe in a Spider Web

How to Entangle the Universe in a Spider Web

YEAR
2018
EDITOR
Akian Gráfica Editora
CONTRIBUTORS
Philip Ball, Félix Bruzzone, José Emilio Burucúa, Florencia Fernández Campón, Mauricio Corbalán, Carlos Gamerro, Alejandro Gangui, Diego Golombek, Laura Isola, Alex Jordan, Caroline A. Jones, Mylène Ferrand Lointier, Matthew Lutz, Derek McCormack, Victoria Noorthoorn, Pola Oloixarac, and Martín Ramírez
DESIGN
Eduardo Ray
PUBLISHER
Museo de Arte Moderno de Buenos Aires
ISBN
9789871358526
COUNTRY
Argentina
LANGUAGE
Spanish, English

L’orecchio di Filosseno / The ear of Philoxenus

Performance Opening

Dopo scale prima di Ficus

Ragazzo solo, guarda la ragnatela 

“​​Poi, prima d’andarsene, l’asperge col succo d’erbe
infernali, e al contatto di quel malefico filtro
in un lampo le cadono i capelli e con questi il naso e le orecchie;
la testa si fa minuta e così tutto il corpo s’impicciolisce;
zampe sottili in luogo delle gambe spuntano dai fianchi;
il resto è ventre: ma da questo Aracne emette un filo
e ora, come ragno, torna a tessere la sua tela.” (Ovidio, Metamorfosi)

ll mito della violenza corrisponde alla violenza dei miti
Bernd Herzogenrath

FICUS

​​”Quando gli animali sono arrivati circa mezzo miliardo di anni fa e hanno portato con sé una forma radicalmente nuova di movimento – la locomozione, il movimento verso un punto predeterminato, diretto e alimentato dal corpo stesso – abbiamo iniziato il nostro viaggio verso la degradazione della deriva. La locomozione rappresenta il modo in cui si muove solo una minima parte del pianeta, eppure occupa la coscienza umana come la forma paradigmatica del movimento – un movimento che fa sentire gli uomini potenti e indipendenti dal nostro ambiente, come se i nostri scopi individuali potessero trionfare sul movimento profondo e primordiale del pianeta – e come se noi animali mobili dovessimo essere la misura di tutte le cose, così che tutto ciò che non si muove “con le proprie forze” soffre di qualche tipo di difetto.

 

Cosa potrebbe significare privilegiare la deriva? Vivere in un mondo in cui la frase ‘sei arrivato a destinazione’ non ha un significato semplice? Non volare né essere volati, ma galleggiare, alla deriva, dentro, con il vento? Drift sa quello che il ‘volo’ ha dimenticato: il movimento non può essere pienamente compreso nella voce attiva, l’azione è sempre una collaborazione, e tutti i nostri poteri sono poteri dei beni comuni planetari della Terra. Drift ci ricorda che i nostri poteri e la nostra fortuna non sono solo nostri. La deriva è ciò che ‘accade’, e se la deriva è un dono – una quota benedetta di movimento data senza aspettativa di ritorno – dobbiamo chiederci quali atti di solidarietà la deriva dovrebbe trarre da noi”. (Bronislaw Szerszynski)

Muro nicchie votive prima della tomba di Archimede

Per avere un dialogo, dobbiamo condividere un linguaggio.

 

Gli incontri sono, per loro natura, indeterminati; siamo imprevedibilmente trasformati. (Anna Tsing)
Nessuno vive ovunque; tutti vivono da qualche parte. (Donna Haraway)

 

Il corpo di color sabbia, (mimetizzandosi),
si lascia cadere fingendo la morte
La natura sembra eleggere le relazioni piuttosto che gli individui,
niente si crea da solo.

 

Chiedetevi quante moltitudini contenete.
costruite fra le spaccature della roccie,
come colonne di fili di seta,
Sporcate” con foglie e detriti per essere rese meno visibili,
attendendo il momento propizio

 

Nature seems to elect relationships rather than individuals,
nothing makes itself alone.
Ask yourself how many multitudes you contain.

 

sociali aggrovigliati in un labirinto, per un futuro più sinantropico
Tela incompleta, rimosso il centro: un passaggio
come un alieno con la cravatta, occhi disposti su due file,
zampe molto lunghe, movimenti circolari, ballo frenetico
there are as many ends as worlds, in fragile tension.

 

Pay attention to weaved lives, so that we might share a future.
Anche se non ve ne siete accorti, stanno cercando di addomesticarci da sempre.
Se volete sapere cosa sta arrivando, cominciate a notare quelli con cui vivete.
attenzione alla vendetta geologica quando si prende senza chiedere

 

Un battito di membra senza suono, sentito come un brivido che fa tremare il terreno su cui stiamo.
coinquilino, si può forse parlare di una forma di mutualismo
una mente non confinata, attesa al centro
Abbiamo vissuto sulla terra per più di 380 milioni di anni, mentre alcuni di voi umani, solo 200 mila anni.
veri abitatori del suolo, sotto rocce.

 

Le storie si dissolvono l’una nell’altra, fanno crollare scale temporali, colmano le distanze
Cosa significa essere con i mondi invece di essere nei mondi
Se è una brezza leggera, goditi l’oscillazione
sii pronto a partire.

 

Rilasciare un filo per chiedere al vento.

Prima del cancello per scultura

Inizio a canone, dal terzo verso in poi polifonico

 

Cìane ammutolì serrando nel proprio cuore
l’inconsolabile ferita: tutta in lacrime si strusse
e si dissolse in quelle acque delle quali una divinità insigne era stata innanzi.
Avresti visto snervarsi le sue membra, le ossa flettersi, le unghie perdere durezza;
e per prime si sciolsero le parti più sottili:
i capelli color del mare, le dita, i piedi e le gambe (basta un attimo per mutare in acque gelide l’esilità delle membra).
Poi furono le spalle, il dorso, i fianchi, il petto ad andarsene,
svanendo in rivoli evanescenti;
infine in luogo del sangue vivo penetra l’acqua nelle vene in dissoluzione
e nulla più rimane che si possa afferrare. (Ovidio, Metamorfosi)

Intorno alla scultura, nascosti

L’acqua, uno degli elementi che sostengono la vita, subisce continuamente metamorfosi, come le ninfe della mitologia greca, Ciane e Aretusa, che si trasformarono in ruscelli per sfuggire ai soprusi di potenti dei. Da sempre mutaforma, l’acqua si manifesta come lacrime e gocce di pioggia, fiumi impetuosi e placidi stagni, evapora e crea figure nel cielo attraverso i corpi delle nuvole. È femminile e quintessenzialmente fluida, scorre e si adatta, cogliendo opportunità.

 

Un’attenta distribuzione di acqua pulita è essenziale per permettere ad un complesso insieme di organismi e specie di prosperare in un presente e un futuro sostenibile. Eppure, oggi, mentre il mare s’innalza, l’acqua è sempre più privatizzata e trattata come una merce da estrarre, prezzare e rivendere.

 

Contemporaneamente, l’inquinamento causato dall’uomo e il riscaldamento dell’atmosfera provocano inondazioni o desertificazione, privando l’acqua delle proprietà vitali che le sono connaturate. Attualmente, l’accesso all’acqua, in Sicilia come altrove, affronta gravi problemi, tra cui la privatizzazione e la potabilità. Quali metamorfosi sono necessarie per rendere l’acqua libera e potabile per tutti gli esseri viventi?

 

 

 

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